La macchia umana

Name: La macchia umana
Price: 14 EUR
Availability: InStock
Author: Roth Philip
ISBN: 9788806222949

Roth Philip - Autore

Einaudi (2014) - Editore

4.6

(10)

10 recensioni

Descrizione
Dettagli

Il professor Coleman Silk da cinquant'anni nasconde un segreto, e lo fa così bene che nessuno se n'è mai accorto, nemmeno sua moglie o i suoi figli. Un giorno però basta una frase (anzi una sola parola detta per sbaglio, senza riflettere) e su di lui si scatenano le streghe del perbenismo, gli spiriti maligni della "political correctness". Allora tutto il suo mondo, la sua brillante vita accademica, la sua bella famiglia, di colpo crollano; e ogni cosa che Coleman fa suscita condanna, ogni suo gesto e ogni sua scelta scandalizzano i falsi moralisti. Non c'è scampo perché "noi lasciamo una macchia, lasciamo la nostra impronta. Impurità, crudeltà, abuso, errore, escremento, seme: non c'è altro mezzo per essere qui".

Autore

Roth Philip

Titolo originale

La macchia umana

Traduttore

Mantovani Vincenzo

Editore

Einaudi

Collana

Super ET

Anno edizione

2014

In commercio dal

Formato

Libro in brossura

Pagine

395

Dimensioni

Codice EAN

9788806222949

La macchia umana

Roth Philip - Autore

La macchia umana

Recensioni

4.6

(10)

10 recensioni

Rosa Barone

Anticonformista come sempre... romanzo superlativo, di uno scrittore superprolifico e sempre al top: dai ritmi incalzanti, dai toni provocatori che mettono in dubbio ogni coscienza L, facendo riflettere molto su ipocrisie e falsi miti- soprattutto americani...

Antonio Barone

Il pericolo dell’odio è che, una volta cominciato a coltivarlo, non si ferma più. Non c’è nulla di più difficile da controllare dell’odio. Per questo motivo, l’illustre professore di lettere classiche Coleman Silk ha nascosto un segreto per tutta la vita. Quando la sua reputazione viene spazzata via da una falsa accusa. È lo spettro che porta dentro di sé. È quella “macchia” che ravviva la più antica passione collettiva americana, forse il suo piacere più sleale e sovversivo: l’estasi dell’ipocrisia. “[..] Era un caldo Agosto del 1998. Nell’aula del Congresso, sulla stampa e alla TV, i cialtroni tronfi facevano i moralisti a più non posso e la meschinità della gente appariva così schiacciante. Era l’estate in cui il pene di un presidente invase la mente di tutti.. “

Valentina Morlacchi

Romanzo magistrale che scardina il mito del "sogno americano" e che induce a pensare oltre le apparenze.

Rosanna Ciancia

Romanzo ipnotico, indimenticabile.

Conosci l'autore

Roth Philip

Philip Milton Roth (Newark, 19 marzo 1933 – New York, 22 maggio 2018) è stato uno scrittore statunitense. È stato uno dei più noti e premiati scrittori statunitensi della sua generazione, considerato non solo tra i più importanti romanzieri ebrei di lingua inglese - una tradizione che comprende Saul Bellow, Henry Roth, E. L. Doctorow, Bernard Malamud e Paul Auster - ma anche, secondo il critico Harold Bloom, il maggiore narratore statunitense dopo Faulkner. Per Bloom, «Roth è il culmine di un enigma irrisolto nella letteratura ebraica dei secoli XX e XXI. Le complesse influenze di Kafka e Freud e il malessere della vita ebraico-statunitense produssero in Philip un nuovo genere di sintesi». È conosciuto in particolare per il racconto lungo Goodbye, Columbus, poi unito ad altri 5 più brevi in volume (premiato con il National Book Award), ma è diventato famoso con Lamento di Portnoy, da alcuni considerato scandaloso. Da allora si è ritagliato un posto di grande interesse e attesa in occasione dell'uscita di ogni titolo, forte di una produzione ampia e costante e grazie allo scontro tra estimatori e detrattori che lo accusano di utilizzare un linguaggio troppo aperto e scurrile. È stato proposto più volte per il Premio Nobel, che non ha mai ottenuto, pur essendo stato premiato con altri riconoscimenti. I suoi romanzi tendono a essere autobiografici, con la creazione di alter ego (il più famoso dei quali è Nathan Zuckerman, che appare in diverse opere), con personaggi che portano il suo vero nome e persino usando personaggi che si chiamano Philip Roth, ma non sono lui (come in Operazione Shylock). Oltre alla vena autobiografica, i suoi ritratti familiari e di quartiere diventano fortemente esemplari dell'umanità della zona (la periferia a ovest di New York e soprattutto Newark) e dell'epoca, tanto da contribuire a dipingere un'identità personale e collettiva.

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