Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

COMMENTO PERSONALE: Devo ammettere che questo libro lo presi con mia nonna quando avevo 8 anni. Sino ad ora non lo avevo mai letto (e pensare che sono passati solamente dieci anni da allora, ormai quasi 11). Mi ha chiamata in un certo senso anche perché l’autore purtroppo si sa che è venuto a mancare. Un vero e proprio capolavoro sia per adulti che per bambini. Oserei definirlo un vero e proprio classico, poiché riporta degli insegnamenti universali. Il linguaggio dell’autore è semplice e diretto, riesce con grandissima facilità ad evocare delle immagini. In questo caso la vicenda vede come protagonisti una gabbianella e un gatto nero di nome Zorba. Sono due animali davvero diversi tra loro che riescono a creare un legame. La madre della gabbianella è stata sfortunata e purtroppo destinata a morire. Zorba le fa delle promesse che intende mantenere anche se piuttosto sconcertato, in modo particolare dall’ultima promessa che la gabbiana è riuscita a strappargli: insegnare al piccolo a volare. Zorba chiede aiuto ai suoi amici del porto che per fortuna accettano di buon grado e si mettono all’opera. La parte che mi ha fatto più tenerezza e che mi ha trasmesso un sacco di affetto è vedere l’unione tra Zorba e la piccola gabbianella. Lei è diventata un “gatto”. Questa osservazione secondo me è davvero fondamentale per capire quanto sia facile uniformarsi agli altri, senza tirare fuori la parte più autentica di noi stessi. La vita ci porta in tentazione davvero numerosissime volte. La frase che sicuramente rimarrà scolpita per sempre nel cuore dei lettori compresa me è: “Che vola solo chi osa farlo”. Una frase potente che invita tutti a spiccare il volo e ad aprire le ali. Dunque che cosa state aspettando?

COMMENTO PERSONALE: Devo ammettere che questo libro lo presi con mia nonna quando avevo 8 anni. Sino ad ora non lo avevo mai letto (e pensare che sono passati solamente dieci anni da allora, ormai quasi 11). Mi ha chiamata in un certo senso anche perché l’autore purtroppo si sa che è venuto a mancare. Un vero e proprio capolavoro sia per adulti che per bambini. Oserei definirlo un vero e proprio classico, poiché riporta degli insegnamenti universali. Il linguaggio dell’autore è semplice e diretto, riesce con grandissima facilità ad evocare delle immagini. In questo caso la vicenda vede come protagonisti una gabbianella e un gatto nero di nome Zorba. Sono due animali davvero diversi tra loro che riescono a creare un legame. La madre della gabbianella è stata sfortunata e purtroppo destinata a morire. Zorba le fa delle promesse che intende mantenere anche se piuttosto sconcertato, in modo particolare dall’ultima promessa che la gabbiana è riuscita a strappargli: insegnare al piccolo a volare. Zorba chiede aiuto ai suoi amici del porto che per fortuna accettano di buon grado e si mettono all’opera. La parte che mi ha fatto più tenerezza e che mi ha trasmesso un sacco di affetto è vedere l’unione tra Zorba e la piccola gabbianella. Lei è diventata un “gatto”. Questa osservazione secondo me è davvero fondamentale per capire quanto sia facile uniformarsi agli altri, senza tirare fuori la parte più autentica di noi stessi. La vita ci porta in tentazione davvero numerosissime volte. La frase che sicuramente rimarrà scolpita per sempre nel cuore dei lettori compresa me è: “Che vola solo chi osa farlo”. Una frase potente che invita tutti a spiccare il volo e ad aprire le ali. Dunque che cosa state aspettando?

Capolavoro, non lo trovo più, lo ricomprerò.

Una dolcezza infinita...

Una dolcezza infinita