Estranea di Yael Van Der Wouden, in libreria il romanzo da mesi in vetta alle classifiche internazionali
Nel silenzio di una casa immersa nella campagna olandese, tra stanze chiuse e parole non dette, si consuma un incontro capace di scardinare anni di abitudini e di colpe nascoste. Si apre con questo contesto Estranea, il romanzo d’esordio dell’autrice olandese Yael van der Wouden finalmente disponibile anche in Italia per Garzanti, una delle scoperte letterarie più sorprendenti dell’ultimo anno. Un racconto teso e raffinato, in bilico tra psicologia, memoria e desiderio, vincitore del Women’s Prize For Fiction, finalista al Booker Prize e da mesi in vetta alle classifiche di tutto il mondo.

Estranea
Estranea di Yael van der Wouden, segreti, desiderio e memoria
Con Estranea Yael Van der Wouden ci porta nei Paesi Bassi dei primi anni Sessanta, dove la guerra è finita da tempo ma le sue tracce restano nei muri, negli sguardi e nei silenzi. In questo contesto vive Isabel, una donna riservata e metodica, che abita nella vecchia casa di famiglia, custode di ricordi e di regole non scritte. La sua vita scorre immobile, regolata da un silenzio che sembra proteggere ma anche imprigionare.
Tutto cambia quando il fratello le comunica che sta per tornare a vivere in quella casa, portando con sé Eva, la sua nuova compagna. Fin dal loro arrivo, Isabel avverte in lei una presenza destabilizzante: Eva è diversa da tutto ciò che lei conosce. È vivace, ironica, curiosa. Riempie gli spazi con la sua voce e i suoi gesti, sposta gli oggetti, apre le finestre, cambia le regole tacite della casa. E nel farlo, mette in crisi l’intero equilibrio di Isabel. All’inizio è solo irritazione, quella sottile ostilità che nasce dal sentirsi invasi. Ma giorno dopo giorno, Isabel si accorge che dietro il fastidio si nasconde qualcos’altro: un’attrazione, una curiosità, un’attenzione sempre più intensa per quella donna che ha portato la vita dove prima c’era solo quiete.
Pur ambientato nel dopoguerra, Estranea è un romanzo sorprendentemente attuale, che ci fa riflettere su come il passato continua a plasmare il presente, come il bisogno di controllo possa diventare una gabbia, e quanto sia difficile accettare le proprie contraddizioni. Affronta anche il tema dell’identità queer con una sensibilità moderna, invitando a considerare il desiderio come parte della nostra umanità, e non come una deviazione.
Estranea è un romanzo che si legge lentamente, ma che lascia un’eco duratura: quella di un’intimità fragile, di un passato che non vuole morire, e di un desiderio che diventa conoscenza.
Chi è Yael Van der Wouden, l’autrice di Estranea
Yael van der Wouden è nata nel 1987 nei Paesi Bassi. Prima di esordire con Estranea ha lavorato come insegnante di scrittura creativa e ha pubblicato racconti su riviste letterarie. Il suo primo libro è stato tradotto in oltre quindici lingue e ha attirato l’attenzione della critica internazionale per la sua capacità di fondere introspezione, tensione narrativa e una sottile critica sociale, vincendo il prestigioso Women’s Prize For Fiction ed entrando nella rosa dei finalisti del Booker Prize.

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