A tre voci - Gruppo di lettura con traduttore: "Memorie Postume di Brás Cubas" di Machado de Assis (Fazi)

Daniele Petruccioli, traduttore di "Memorie Postume di Brás Cubas", condurrà il terzo incontro di 'A tre voci - Gruppo di lettura con traduttore'.

  18:00
La San Paolo* Libri & Persone - Ubik Empoli
Via del Giglio 53, 50053 Empoli (FI), Italia

Memorie postume di Brás Cubas

De Assis Machado

Fazi (2020)
18,50 €
 9788893256933
Memorie postume di Brás Cubas
Come è possibile intuire dal titolo di questo romanzo, il narratore, Brás Cubas, è già morto. Non ha niente da perdere e può permettersi di raccontare la storia della sua vita senza preoccuparsi delle norme sociali o del giudizio dei suoi contemporanei; si dedica quindi alla stesura di queste sue "memorie postume" in barba a qualunque convenzione, non solo sociale, ma anche letteraria. Così, a cominciare dal suo funerale, si dipana l'esistenza di Brás Cubas: un'esistenza ordinaria, priva di particolari meriti o demeriti, vissuta tra i salotti dell'alta società carioca di metà Ottocento. Il protagonista-narratore non si esime dal raccontarci con autoironia ogni dettaglio della sua vita, senza tralasciare i suoi vizi e fallimenti: l'indulgente educazione borghese ricevuta in famiglia, le ambizioni politiche frustrate a causa della sua mancanza di determinazione, lo scarso interesse verso la possibilità di un buon matrimonio – ossessione, invece, di sua sorella Sabina –, la passione giovanile per una prostituta che lo porterà quasi alla follia, il grande amore per Virgília, sposata a un importante e onorevole membro del governo. E ancora, a inframezzare i ricordi, le elucubrazioni sul senso della vita, alimentate dalla filosofia "humanitista" inventata di sana pianta dal suo amico Quincas Borba. Alla luce degli eventi, soppesando gioie e dolori, rimpianti e momenti felici, Brás Cubas, dalla posizione privilegiata della sua tomba, non si sente in diritto di insegnarci alcunché, ma ci ricorda, con sagacia e spensieratezza, che in fondo l'unica vera disgrazia è quella di non essere mai nati.