Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne
Leggere, il primo passo per manifestare
Scarpe rosse. Questo è il simbolo di una delle giornate della memoria più dolorose dell’anno, perché l’eliminazione della violenza di genere non è ancora un traguardo. La lotta continua. E nella giornata del 25 novembre le piazze e le strade di tutto il mondo, Italia compresa, si riempiranno, per quanto possibile, di manifestazioni, cortei, mostre e convegni.
Ma perché le scarpe rosse? Perché il 25 novembre?
Il tutto ha inizio nel 1960. Siamo a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana sotto la dittatura di Trujillo, mandante dell’uccisione di tre donne, tre sorelle picchiate dai carnefici fino alla morte e gettate in un burrone. Passò per un incidente, tuttavia si sapeva che Patria, Minerva e María Teresa Mirabal erano attiviste del gruppo clandestino Movimento 14 giugno, inviso al governo. La loro militanza fu fatale. Era il 25 novembre. Passate alla storia come Las Mariposas le tre sorelle sono ricordate nel romanzo di Julia Alvarez Il tempo delle farfalle e in loro memoria nel 1981 ci fu il primo Incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche.
Da questo momento in poi il 25 novembre dilagò in gran parte del mondo come data per denunciare la violenza sulle donne fino a che con la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre del 1999 l’ONU istituì ufficialmente la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Ulteriore passo in avanti è stato fatto nel 1993 con la dichiarazione di Vienna che riconosce la violenza di genere come fenomeno sociale.
E le scarpe rosse?
Oltre a trattarsi di una delle traduzioni più popolari della denuncia volta a sensibilizzare l’opinione pubblica, costituiscono una commemorazione delle donne rapite, stuprate e uccise a centinaia a Ciudad Juarez. L’idea è dell’artista messicana Elina Chauvet che realizzò la prima installazione nel 2009 a evidenziare l’abbandono delle donne da parte delle istituzioni come accade a quelle scarpe rosse “abbandonate” per strada.
"Viviamo in un mondo in cui ci nascondiamo per fare l'amore, mentre la violenza e l'odio si diffondono alla luce del sole" John Lennon
Anche il nostro Paese vanta un simbolo femminista di portata mondiale che è Artemisia Gentileschi, pittrice del XVII secolo di scuola caravaggesca prima donna a far parte dell’Accademia d’Arte di Firenze. Il suo dramma fu quello di aver rifiutato le avance del suo maestro artistico Agostino Tassi che arrivò a stuprarla e la disonorò portandola in tribunale. Artemisia fu una femminista ante litteram.
Scintille di battaglie che hanno assunto portata universale e che continuano ad attanagliare la società, ecco che ricordare diventa doveroso, addirittura vitale. Noi di Ubik vi proponiamo una selezione di titoli che possano indurre alla riflessione. Perché a volte le parole possono fare molto più delle azioni. Biografie, saggi, pamphlet ma anche fumetti, libri per ragazzi e narrativa perché è proprio attraverso le storie che si è detto ciò che non era concesso.
Leggere può essere il primo passo per manifestare nel proprio piccolo nella Giornata internazionale per l’eliminazione sulla violenza delle donne. Fai il tuo passo, scegli la tua lettura!
Narrativa
Saggistica e varia
Libri per ragazzi
Fumetti, illustrati e Graphic Novel