È Come l’arancio amaro di Milena Palminteri (Bompiani) il romanzo vincitore della settantatreesima edizione del Premio Bancarella, l’unico premio letterario al mondo assegnato dai librai.
I librai pontremolesi hanno scelto Come l’arancio amaro in una rosa di sei finalisti, che comprendeva - oltre al romanzo di Milena Palminteri - Il dio che hai scelto per me di Martina Pucciarelli (HarperCollins), Il pendio dei noci di Gianni Oliva, (Mondadori), La fame del cigno di Luca Mercadante (Sellerio), La ragazza con la gonna a fiori di Guido Rodriguez (Morellini) e Luisa di Paola Jacobbi (Sonzogno).
Tra gli esordi di maggiore successo degli ultimi anni, Come l’arancio amaro di Milena Palminteri è una saga familiare che ci porta in Sicilia tra gli anni Venti e Sessanta del Novecento, dove tre protagoniste – Sabedda, Nardina e Carlotta – lottano e amano sullo sfondo di un mondo che cambia, dal Fascismo alla rinascita del dopoguerra. Una storia intensa e avvolgente, scandita da emozioni forti e ambientata in una terra ricca di contrasti, proprio come l’arancio amaro del titolo, simbolo delle donne protagoniste del romanzo: ferite e offese, ma capaci di sbocciare in libertà e bellezza, nonostante tutto.
All’ex portiere Gianluigi Buffon è andato invece il Premio Bancarella Sport con la sua autobiografia Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi (Mondadori), scritta in collaborazione con Mario Desiati.